Stagione LTeatrale 2022 - Città di Corigliano-Rossano

Salutami tuo fratello: cronache pettinate e spettinate di due emiliani

Dopo un’infanzia “normale”, in un tipico paese emiliano, la vita di Marco viene travolta dal successo di Luciano e cambia per sempre.

Inevitabile la notorietà di riflesso. Eccitante, ma delicata da gestire. Così, sorridente e determinato, inizia improvvisandosi ambulante per girare l’Italia, impara l’arte del corteggiamento…

Queste sono solo alcune delle “cronache” del libro da cui prende spunto lo spettacolo. Spettacolo che ha come filo conduttore la musica, in tutte le sue sfaccettature, conosciute e inedite. Marco, forse come nessuno mai, ha vissuto il palco da ogni lato: da fan, da addetto ai lavori, da musicista, da protagonista e da fratello di una rockstar.

E, appena varcata la soglia dei cinquant’anni, si racconta senza nascondersi.

Di Marco Ligabue e Andrea Barbi

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Stagione LTeatrale 2022 - Città di Corigliano-Rossano

Salutami tuo fratello: cronache pettinate e spettinate di due emiliani

Dopo un’infanzia “normale”, in un tipico paese emiliano, la vita di Marco viene travolta dal successo di Luciano e cambia per sempre.

Inevitabile la notorietà di riflesso. Eccitante, ma delicata da gestire. Così, sorridente e determinato, inizia improvvisandosi ambulante per girare l’Italia, impara l’arte del corteggiamento…

Queste sono solo alcune delle “cronache” del libro da cui prende spunto lo spettacolo. Spettacolo che ha come filo conduttore la musica, in tutte le sue sfaccettature, conosciute e inedite. Marco, forse come nessuno mai, ha vissuto il palco da ogni lato: da fan, da addetto ai lavori, da musicista, da protagonista e da fratello di una rockstar.

E, appena varcata la soglia dei cinquant’anni, si racconta senza nascondersi.

Di Marco Ligabue e Andrea Barbi

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Stagione LTeatrale 2022 - Città di Corigliano-Rossano

Edipo Re della Compagnia Teatrale Calandra

Edipo è il simbolo dell’uomo che lotta invano contro un destino tragico e ineluttabile, una storia universale che cavalca intatta i secoli.

Nell’originale adattamento di Calandra Teatro, Edipo acquista i tratti dell’uomo contemporaneo che ci trasmette la sua impagabile lezione sull’uomo, sul destino e sulla fortuna.

Edipo Re, infatti, tragedia messa in scena da Sofocle per la prima volta nel V secolo a.C., ha accompagnato con la sua potenza simbolica e narrativa tutta la storia della civiltà occidentale, ponendosi come archetipo di istanze profonde e di tabu pericolosamente svelabili.

Un testo talmente universale da essere, nel corso dei millenni, profondo come un abisso, dal quale registi e attori di ogni tempo hanno saputo trarre significati sempre differenti, nuovi e infiniti. Che, tuttavia, hanno un solo scopo, l’indagine della fragilità umana.

Sulla scena il protagonismo viene scomposto, i personaggi disincarnati, tramutando Edipo in un’icona, un marchio, un totem che, indossato da differenti corpi, li segna e li informa di sè. Un segno che possiede l’attore e, con esso, l’essere umano, costringendolo a una ricerca di se stesso verso l’oscurità.

A Edipo, sovrano della città di Tebe, non è bastato rispondere correttamente all’enigma della Sfinge per salvare se stesso e la sua città. Il Destino, per lui, ha in serbo altro, una maledizione dalla quale egli non è in grado di liberarsi.

In un solo giorno scopre la sua vera identità che ignorava, quella di assassino di suo padre e compagno incestuoso di sua madre. Così Edipo, il Re forte, diventa Edipo fragile, fragilissimo, etereo.

Il Fato, nella sua cecità, lo rende a sua volta cieco, nella punizione che, a mo’ di contrappasso, si autoinfligge per aver voluto indagare nel pozzo della conoscenza, della verità. È così che l’inclinazione propria dell’indole umana si scontra con la volontà divina e alla fine ne esce sconfitta. Solo il velame, che ancora fluttua lieve dietro le quinte, cela ancora l’illusione di un Altro possibile.

Regia di Giuseppe Miggiano

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Edipo Re della Compagnia Teatrale Calandra

Edipo è il simbolo dell’uomo che lotta invano contro un destino tragico e ineluttabile, una storia universale che cavalca intatta i secoli.

Nell’originale adattamento di Calandra Teatro, Edipo acquista i tratti dell’uomo contemporaneo che ci trasmette la sua impagabile lezione sull’uomo, sul destino e sulla fortuna.

Edipo Re, infatti, tragedia messa in scena da Sofocle per la prima volta nel V secolo a.C., ha accompagnato con la sua potenza simbolica e narrativa tutta la storia della civiltà occidentale, ponendosi come archetipo di istanze profonde e di tabu pericolosamente svelabili.

Un testo talmente universale da essere, nel corso dei millenni, profondo come un abisso, dal quale registi e attori di ogni tempo hanno saputo trarre significati sempre differenti, nuovi e infiniti. Che, tuttavia, hanno un solo scopo, l’indagine della fragilità umana.

Sulla scena il protagonismo viene scomposto, i personaggi disincarnati, tramutando Edipo in un’icona, un marchio, un totem che, indossato da differenti corpi, li segna e li informa di sè. Un segno che possiede l’attore e, con esso, l’essere umano, costringendolo a una ricerca di se stesso verso l’oscurità.

A Edipo, sovrano della città di Tebe, non è bastato rispondere correttamente all’enigma della Sfinge per salvare se stesso e la sua città. Il Destino, per lui, ha in serbo altro, una maledizione dalla quale egli non è in grado di liberarsi.

In un solo giorno scopre la sua vera identità che ignorava, quella di assassino di suo padre e compagno incestuoso di sua madre. Così Edipo, il Re forte, diventa Edipo fragile, fragilissimo, etereo.

Il Fato, nella sua cecità, lo rende a sua volta cieco, nella punizione che, a mo’ di contrappasso, si autoinfligge per aver voluto indagare nel pozzo della conoscenza, della verità. È così che l’inclinazione propria dell’indole umana si scontra con la volontà divina e alla fine ne esce sconfitta. Solo il velame, che ancora fluttua lieve dietro le quinte, cela ancora l’illusione di un Altro possibile.

Regia di Giuseppe Miggiano

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Stagione LTeatrale 2022 - Città di Corigliano-Rossano

“Me vedo co uno” di Alessandro Carvaruso

Alessandra De Pascalis interpreta 5 personaggi diversi che parlano dello stesso argomento: l’atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione.

I personaggi, ognuno a suo modo, raccontano aneddoti esilaranti che non sono per niente lontani dalla realtà. Ogni personaggio è intervallato da una canzone dal vivo cantata e ballata (durante la quale avvengono i cambi costume) dalla stessa attrice da un ballerino e suonata dal maestro Andrea Bianchi.

Compagnia Artisti Bemereng

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Stagione LTeatrale 2022 - Città di Corigliano-Rossano

“Me vedo co uno” di Alessandro Carvaruso

Alessandra De Pascalis interpreta 5 personaggi diversi che parlano dello stesso argomento: l’atteggiamento degli uomini di fronte alla possibilità di una relazione.

I personaggi, ognuno a suo modo, raccontano aneddoti esilaranti che non sono per niente lontani dalla realtà. Ogni personaggio è intervallato da una canzone dal vivo cantata e ballata (durante la quale avvengono i cambi costume) dalla stessa attrice da un ballerino e suonata dal maestro Andrea Bianchi.

Compagnia Artisti Bemereng

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foto CSASI Nuovo Asset

C.S.A.S.I: Piano Programmatico e Nuovo Asset

(A. M. D’Amico): “siamo pronti a nuove sfide per dare lustro al territorio”

Corigliano-Rossano, 12-11-2021 – Nuovo Asset associativo e piano programmatico 2022-24 sono stati i punti all’ordine del giorno discussi nella riunione del consiglio di amministrazione, tenuta ieri, dello C.S.A.S.I. CENTRO SPERIMENTALE ARTI DELLO SPETTACOLO ITALIANO PREMIO AUSONIA.

Alla presenza dei consiglieri e dell’amministratore del nuovo sodalizio nato per gestire il Premio Ausonia, l’evento di caratura nazionale ed oltre più importante del territorio, si è deliberato il nuovo assetto associativo. Sono entrati i nuovi soci Federico Smurra, Franco Saraceno e Angela Liparoti. Pertanto il nuovo organigramma del sodalizio è il seguente:

Presidente Istituzionale: Pina Amarelli

Amministratore e Fondatore: Antonio Maria D’Amico

Consigliere e Fondatore: Salvatore Viteritti

Consigliere e Fondatore: Cosimo Longo

Direttore Generale: Adele Virardi

Pubbliche Relazioni: Mina Madeo

Responsabile progettazione e marketing: Federico Smurra

Responsabile Commerciale: Franco Saraceno

Segretaria di produzione: Angela Liparoti

Si è deliberato il nuovo piano programmatico 22/24 che prevede nuovi format e nuove figure di spicco del mondo dello spettacolo che collaboreranno nella realizzazione del Premio. Nei prossimi mesi saranno svelate tutte le novità. L’Amministratore Antonio Maria D’Amico ringrazia lo staff e i nuovi ingressi per aver accettato gli incarichi. – “Con la squadra appena creata siamo pronti a nuove sfide con il Premio per dare lustro al territorio”.

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