95 anni sono un’età importante soprattutto quando sono anche pieni ed importante come la carriera cinematografica e teatrale di Enzo Garinei. L’attore romano oggi spegne ben 95 candeline. Il premio Ausonia fa gli auguri al presidente del suo Comitato Scientifico.
Attore versatile che ha calcato le assi di tanti palcoscenici e tanti set è stato anche dei principali caratteristi del panorama italiano riuscendo anche a dare un significato nuovo a questo termine che spesso è stato malamente inteso come attore di secondo piano, mentre invece significa riuscire a tipicizzare un personaggio nella massima espressione possibile. Esordisce al cinema nel 1949, in Totò le Mokò, e nel corso di quattro decenni partecipa, in ruoli secondari, a numerose commedie musicali, spesso e film, rallentando le proprie apparizioni solo a partire dagli anni novanta.
Dal dopoguerra sono tantissimi i film a cui a partecipato lavorando con registi come Mario Monicelli, Citto Maselli. Mario Mattoli, Stefano Vanzina. Una vita tra set e tournée che da anni fa scuola. Nel teatro leggero ha partecipato a numerosi spettacoli del famoso duo Garinei – suo fratello – e Giovannini, come il grandissimo successo di Alleluia Brava Gente. Nella sua carriera è stato anche il doppiatore del celebre Stan Laurel. A lui è andato il premio Ausonia alla carriera di Fita, Federazione italiana teatro amatori, consegnato in Calabria a Rossano dal comitato provinciale di Cosenza, di cui è presidente onorario Pina Amarelli, da anni alla guida della storica fabbrica di liquirizia che oggi è entrata nella Treccani fra le sole 222 biografie contenute nella più prestigiosa enciclopedia italiana. Ci sembra bello che i nomi, le tradizioni e le carriere come quelle di Amarelli e Garinei trovino posto nella città che affaccia sullo Ionio.
Nella città del Codex Purpureus – manoscritto del Nuovo Testamento con testi del vangelo di Matteo e Marco, conservato nel museo diocesano della città – l’incontro con Garinei si è trasformato in una lectio magistralis sul ruolo dell’attore, del teatro e della parola: «Parliamo meno e parliamo male. Usiamole bene le parole, senza ferire. La parola cattiva è pericolosa, genera guerra». A lui una pergamena con speciale annullo filatelico di Poste Italiane che sottolinea il valore culturale del premio. Dal 2019 ci ha onorato accettando di diventare il “padrino” della nostra manifestazione. Il Premio Ausonia ha iniziato l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria di Corigliano-Rossano al maestro Garinei che si è sempre sentito a casa nei soggiorni e nei passaggi nella città calabrese dello Ionio. Speriamo che questo possa essere presto a titolo ufficiale.
Nel frattempo rivolgiamo ancora gli auguri ad un uomo ed un attore straordinario dello spettacolo italiano, membro di una dinastia della scena italiana, e soprattutto uomo da cui prendere esempio.
Auguri!