La storia del Premio Ausonia

Antonio Maria D'Amico

Credere in un sogno è un’attitudine difficile da sviluppare. Forse impossibile da sviluppare.

Devi nascere con una convinzione diversa.

Antonio Maria D’amico porta un cognome che da sempre è sinonimo di cultura.

Presidente provinciale della FITA, pittore, amante del teatro. La sua vita è una vocazione all’arte.

Nel 2015 si accende una lampadina più luminosa delle altre: creare un momento che sia allo stesso tempo il palcoscenico degli amatori e dei grandi uomini che hanno cambiato la cultura italiana con le loro performance.

Nasce il Premio Ausonia, simbolo del teatro impegnato, quell’idea di cultura che è un mezzo e non un fine.

Un luogo di appartenenza in cui il teatro è fatto per la gente, perché si muove e respira tra le persone.

Con perseveranza e impegno riesce, in pochissimi anni, a portare nel cuore del progetto grandi nomi e tanto interesse.

In collaborazione con l’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, infatti, il premio ha acquisito un’incredibile risonanza mediatica.

La caratura artistica delle compagnie provenienti da ogni regione d’Italia che negli anni hanno preso parte all’evento, ha portato il premio ad avere una importante notorietà su scala nazionale, catturando subito l’attenzione della Rai e del noto settimanale “Ora”.

All’interno del premio vi è un riconoscimento agli artisti che si sono distinti nell’anno in Italia per l’impegno profuso al Teatro Italiano.

Nel 2018 è stato assegnato il “Premio Ausonia alla Carriera” al noto Maestro Enzo Garinei, il quale è stato nominato a partire dall’edizione del 2019, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico.

Il 2022 è l’anno del cambiamento.

Il Premio Ausonia si trasforma in Mostra Nazionale delle Arti, sotto la guida del patron e dell’ideatore D’Amico, che da anni dirige con lungimiranza la gestione diretta. Il Premio Ausonia diventa così un momento di una experience molto più grande, che prevede percorsi di turismo e scoperta del territorio, ma anche la formazione di nuovi talenti della narrazione.

Così la cultura italiana si ritrova, con orgoglio e piacere, per creare bellezza. La stessa bellezza in cui Antonio Maria D’amico ha creduto, quando ancora il Premio Ausonia era solo un’idea.

Enzo Garinei
Ornella Muti

Il concept è un’ode al talento.

Per il 2022 il Premio Ausonia cresce ancora. Cambia insieme al mondo che viviamo.

Dopo due anni difficili, dove la pandemia e lo stato d’emergenza hanno avuto i riflettori puntati addosso e noi siamo rimasti spettatori solitari, abbiamo pensato che quest’anno sarà quello in cui rimettere il focus sul talento.

Non solo quello già affermato, conosciuto e dimostrato. Quest’anno il Premio Ausonia si fa carico, con piacere e orgoglio, anche del ruolo di formatore dei talenti del futuro.

Questo cambio di rotta porterà il Premio non solo ad assumere un’importanza strategica da un punto di vista regionale, ma si aprirà a nuove e importanti partnership con realtà nazionali ed internazionali, diventando un evento di arti performative trasversale e unico nel suo genere.

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