Raffaella Carrà

Ciao Raffaella! Indimenticabile.

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E’ morta Raffaella Carrà!

Se ne è andata una delle icone dello spettacolo italiano ed il Premio Ausonia si unisce al cordoglio di un’intera nazione di fronte alla scomparsa di una delle sue artiste più celebri.  L’artista aveva 78 anni. “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Japino, suo compagno per lunghissimo tempo, ha dato l’annuncio unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.

La Carrà si è spenta questo pomeriggio dopo una malattia che da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei.

Donna fuori dal comune eppure dotata di spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli – diceva sempre lei – ne aveva a migliaia, come i 150mila fatti adottare a distanza grazie ad Amore, il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore.

Le esequie saranno definite a breve. Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nell’ora più triste, sempre unica e inimitabile, come la sua travolgente risata.

 

carrà1, 10, 100 Raffaella!

Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo il debutto in televisione in Tempo di danza (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale Scaramouche (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Ballerina, cantante, attrice, conduttrice e autrice: sapeva fare tutto. E faceva tutto bene. Era la regina della televisione italiana, e probabilmente lo sarà per lungo tempo. Provocatrice e rassicurante al tempo stesso ha saputo farsi amare da intere generazioni di italiani.

Dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, la sua carriera spicca il volo sul piccolo schermo negli anni Settanta. L’esordio è con Io, Agata e tu, nel quale ‘Raffa’ lancia per la prima volta il suo nuovo stile di showgirl, diverso rispetto alle colleghe dell’epoca. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima insieme a Corrado, che raggiunge la popolarità.

La sua garbata sfrontatezza, l’ombelico di fuori e brani per l’epoca quasi trasgressivi per la tv, come il Tuca tuca, la consacrano definitivamente come ospite fissa nelle case degli italiani. E poi arrivano Ma che musica maestroA far l’amore comincia tu e Fiesta.

Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori a puntata ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio professionale (e sentimentale) con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Sempre nello stesso periodo arriva Pronto, Raffaella? con il gioco simbolo che chiedeva agli spettatori di indovinare il numero dei fagioli all’interno di un contenitore.

Dopo un brevissimo periodo, di due anni, in Fininvest, Raffaella torna a ‘casa’ in Rai negli anni Novanta dove raccoglie di nuovo successi straordinari con Carramba! Che sorpresa, inventato insieme a Sergio Japino e nel quale Raffaella coinvolgeva in diretta gli ospiti e il pubblico in sala in sorprese e incontri inaspettati con persone care che non vedevano da molto tempo, architettati insieme a un complice. Il tutto alternato a momenti di spettacolo e la presenza di grandi ospiti, italiani e internazionali.

Poi ancora tanta televisione, non solo in Italia ma anche in Spagna, dove rimane per quattro anni diventando una delle donne più amate della televisione grazie, anche, al suo Hola Raffaella. Poi il ritorno in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in Carramba! Che sorpresa (1995-97 e 2002), trasmissione ispirata al varietà britannico Surprise, surprise.

Ha quindi continuato a raccogliere consensi presentando Carramba! Che fortuna (1998-2000 e 2008) e Segreti e bugie (1999), sempre su Raiuno.

Una sola volta fu alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2001, affiancata da Piero ChiambrettiEnrico PapiMegan Gale e Massimo Ceccherini. Nel 2004 il programma Sogni, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato Amore del 2006.

Nel 2007 è uscito Raffica Carrà, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Raidue come coach del talent show The Voice of Italy ed è uscito il suo ultimo album Replay.

Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent show Forte forte forte e ha interrotto la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa l’anno successivo. Del 2019 è il suo ultimo programma A raccontare comincia tu su Raitre: una serie di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport.

Recentemente si era parlato di un suo possibile ritorno in Rai, ma non c’erano più state notizie. E oggi se ne è scoperto il motivo: Raffaella stava lottando con una malattia che l’ha tenuta lontana dalla televisione e che ora ce l’ha portata via.

Raffaella ha sempre avuto la forza di un’artista vera, sempre pronta a reinventarsi e scoprirsi nuova e diversa in ogni fase della sua vita e della sua carriera. Impossibile dimenticarla.

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